12 ottobre 2019: la scoperta della Maier – Perché andare a vedere la mostra su Vivian Maier a Stupinigi
Non saprei dire con sicumera, come altri fanno, se sia
considerarsi inventrice del genere o una delle massime street photographer mai
esistite.
Non mi azzardo a dire che la sua sia street photography, né
il contrario, anche se ho la mia opinione a riguardo.
Lascio ai filologi della fotografia di strada queste dotte
dissertazioni.
Neppure mi fermerò qui sulla biografia della Maier, su cui
molto si è scritto negli ultimi anni, anche, e forse soprattutto, in modo
romanzato, vista l’oggettiva difficoltà di ricostruire una vita di cui fino al
2007 non si sospettava neppure l’esistenza. La si può trovare ovunque, in rete.
Mi avventurerei, invece, ad affermare due aspetti:
1. Certamente
Vivian Maier è di gran moda, e da noi, si sa, solo ciò che è di moda “fa cultura”.
Non si può tuttavia fare a meno di
prendere sul serio una mostra che promette "scatti segreti”, mai
presentati sinora.
Non è difficile presentare scatti inediti,
vista l’immane mole di fotografie (oltre centomila) che la misteriosa bambinaia
di origine franco-austriaca è riuscita a produrre nella sua ignota vita senza
mai farle vedere a nessuno.
A Chicago e New York usava il suo tempo
libero per fotografare tutto ciò che vedeva per strada, il che ha consentito di
avere oggi uno spaccato della vita quotidiana americana dei cinquant’anni
precedenti alla sua morte.
Questo corpus di immagini ha dunque un
valore in sé, che deve essere considerato con la massima attenzione,
anche se credo che ci si trovi tuttora in una fase iniziale dello studio della
sua fotografia.
2. A
proposito di Vivian Maier sono solito parlare di “alchimia personale”.
Definisco alchimia personale la capacità
di realizzarsi al massimo utilizzando tutte e solo le proprie risorse, senza
ricorrere a risorse esterne o economiche. Si tratta in pratica di realizzare se
stessi spremendosi come agrumi, al massimo.
Ecco, io credo davvero che, per ciò che si
sa di lei finora, e per le sue fotografie viste finora, Vivian Maier abbia realizzato la
sua alchimia personale.
In un contesto vicino, quotidiano,
consueto, ripetitivo, a rischio della banalità, è riuscita a realizzare se
stessa in un’opera di incredibile corposità, numerica e visiva.
Oggi abbiamo ben presenti grandi nomi
della fotografia internazionale, che hanno realizzato opere che passeranno alla
storia.
Ma alle loro spalle c’erano capitali,
organizzazioni, troupe, assistenti, supporti di molti generi.
Vivian Maier è riuscita nello stesso
compito completamente da sola.
Per questo dal mio punto di vista è un esempio
da studiare, da ammirare, da imitare.
Ho espresso il mio pensiero, mi piacerebbe ascoltare il vostro, nei commenti qui a basso.
Ho espresso il mio pensiero, mi piacerebbe ascoltare il vostro, nei commenti qui a basso.
Ed ora tutte le info utili sulla mostra
IN HER OWN HANDS
12 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020
PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI
Piazza Principe Amedeo 7 – Stupinigi (TO)
La mostra, organizzata dall’Associazione
Culturale Dreams, con il coordinamento operativo di Next Exhibition e con il
patrocinio della Città Metropolitana di Torino, racconta in oltre cento opere,
selezionate dalla curatrice Anne Morin, la vita quotidiana americana vista con
gli occhi di una sublime fotografa che per tutta la vita non si è mai
considerata tale.
E’ divisa in cinque
aree:
Città, Dettagli, Ritratti, Frames, Selfportrait/colori
In quest’ultima area saranno presenti in mostra due postazioni
per autoritratto in cui potersi fare un selfie “alla Maier” scegliendo lo
scenario preferito. Per portare a casa un ricordo ancora più forte della mostra,
una piccola opera d’arte, immedesimandosi per un attimo nel modo di vedere il
mondo di Vivian.
Un’area didattica
completerà
il percorso espositivo dando la possibilità di approfondire molte tematiche
relative al mondo della fotografia, della composizione dell’immagine e
soprattutto della componente artistica dell’atto fotografico creativo.
Sarà presente lo stesso modello di macchina
fotografica utilizzata dalla Maier e la riproduzione di una camera oscura.
GIORNI ED
ORARI DI APERTURA
La mostra sarà aperta:
- dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17
-
sabato e domenica dalle 10
alle 18
Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima
dell’orario di chiusura.
Ponti e
festività:
- 1 novembre, 8 dicembre, 26 dicembre e 1 gennaio:
dalle 10 alle 18.30
- 9 dicembre, 16 dicembre e 30 dicembre: dalle 10 alle
17.30
- 31 dicembre: dalle 10 alle 14
- 25 dicembre: chiuso
BIGLIETTI:
Intero: 12 euro + prevendita
Ridotto generico (valido per over 65, under 12, cral
convenzionati, media partner, disabili): 10 euro + prevendita
Ridotto gruppi (per un minimo di 25 persone): 8
euro + prevendita
Ridotto scuole (per un minimo di 15 alunni): 6 euro
+ prevendita
Gratuità: bambini al di sotto dei 6 anni e possessori
di Abbonamento Musei.
Open (per visitare la mostra in un giorno
di apertura, senza decidere la data precisa al momento dell’acquisto; ideale
nel caso si regali il biglietto per la mostra): 15 euro
I biglietti
sono acquistabili in prevendita presso il circuito TicketOne (on-line su www.ticketone.it ed in tutti i punti vendita affiliati).
Il costo di
prevendita è di base di 1.50 euro, ma cambia a seconda della modalità di
acquisto scelta (ritiro presso il luogo dell’evento o spedizione a casa con
corriere).
Durante i giorni e gli orari di apertura della mostra sarà possibile
acquistare i biglietti anche direttamene al botteghino, senza costo di prevendita, presso la Palazzina di Caccia di
Stupinigi, in Piazza Principe Amedeo 7 a Nichelino (TO).
NOTA BENE: chi presenterà il biglietto di visita della
Palazzina di Caccia di Stupinigi potrà entrare in mostra a prezzo scontato, da
12 a 8 euro.
Info prenotazioni: per ulteriori
informazioni è possibile contattare la biglietteria di Next Exhibition srl al
numero 011/19214730 o al numero 3801028313 o visitare il sito
www.mostramaier.it
Per le prenotazioni scuole il numero Ticketone
dedicato ai gruppi è 011/0881178
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