Helmut Newton Works alla GAM Torino dal 30 gennaio al 3 maggio 2020




«Bisogna essere sempre all’altezza della propria cattiva reputazione»
La famosa frase di Helmut Newton esce confermata nella selezione di 68 stampe di medio formato che la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, con la promozione di Fondazione Torino Musei, la produzione di Civita Mostre e Musei, la collaborazione della Helmut Newton Foundation di Berlino, a cura di Matthias Harder, direttore della fondazione tedesca, propone dal 30 gennaio 2020 al 3 maggio prossimo.
Una certamente non ampia panoramica, che non comprende per esempio alcuni dei suoi più famosi “big nudes”, ma che riassume bene gli aspetti principali della poetica e della lunga carriera di Helmut Newton.



Il grande fotografo tedesco ha prodotto immagini che sono icone ancora attualissime della figura femminile, anche se è più noto al grande pubblico per immagini che, soprattutto all’inizio della sua attività, erano considerate volgari e persino pornografiche, certamente provocanti, e che tuttavia oggi consideriamo normali.
Come sottolineava questa mattina, durante la presentazione, il sempre piacevole Denis Curti, proprio a causa di queste immagini, Newton fu accusato, negli anni ’70-’80, in piena età e furore femminista, di essere un ottuso maschilista misogino, fautore della donna-oggetto, mentre, se osserviamo con attenzione, e con occhi attuali, egli esprimeva al contrario tutta la potenza, l’autonomia e la bellezza delle donne, la sensualità e la forza, un po’ androgina invero, della donna, lasciando al maschio un ruolo marginale, di comparsa, a volte di vittima in giochi sado-maso.
L’esposizione della GAM, ci mostra, sempre nelle parole di Curti, un fotografo pieno di consapevolezza, che ci dice che la fotografia è un’arte scenica, e che le sue fotografie sono figlie di progetti molto precisi, che chiedono all’osservatore di completare i suoi racconti.
Ecco, probabilmente questa è la cifra più specifica e caratterizzante del Newton fotografo di moda: ispirandosi ad altre arti, come il cinema, osservando altri suoi notissimi colleghi coevi (Avedon, Horvat), egli elabora una propria esclusiva foto di moda che esce dagli studi per andare nella realtà quotidiana, nei locali meno ortodossi, nei garage, nelle strade sporche, senza curarsi dei segni più brutti della civiltà, usando con maestria la luce ambiente, creando nel contempo una narrazione che porta la foto di moda ad essere “ispirazionale”, non meramente descrittiva.
Newton era in grado di trasformare luoghi banali in palcoscenici teatrali dai forti contrasti o particolarmente minimalisti per i suoi scenari assolutamente non convenzionali: "Non m’interessa il buon gusto. (...) Mi piace essere l'enfant terrible" (Helmut Newton).
La narrazione è l’ordito di molte sue immagini, a volte improbabili (alcune presenti nella mostra della GAM), che permette di intravedere l’esistenza di una realtà ulteriore, che sta allo spettatore interpretare.


Helmut è un gran manipolatore. Sa esattamente quello che vuole ed è implacabile nel cercare di ottenerlo sulla pellicola. Gli piace la teatralità della fotografia. Le modelle diventano le sue creature, i suoi personaggi" (June Newton)
Nella mostra, quattro sezioni rendono visibile come in questo lungo arco di tempo, Newton abbia realizzato alcuni degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo.
Delle importanti campagne fotografiche di moda sono esposti alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e per Thierry Mugler nel 1998, oltre a una serie di importanti fotografie, ormai iconiche, per le più importanti riviste di moda internazionali.
La ciliegina sulla torta è l’ultima sezione con numerosi ritratti a personaggi famosi del Novecento, tra i quali Andy Warhol (1974), Gianni Agnelli (1997), Paloma Picasso (1983), Catherine Deneuve (1976), Anita Ekberg (1988), Claudia Schiffer (1992) e Gianfranco Ferré (1996).





Tutte le immagini riprodotte appartengono a ©Helmut Newton Estate

INFO
Titolo
HELMUT NEWTON. Works
Sede
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Torino - via Magenta,31 www.gamtorino.it
Apertura
30 gennaio – 3 maggio 2020
A cura di
Matthias Harder
Una mostra
Fondazione Torino Musei/ GAM / Civita Mostre e Musei
In collaborazione con
Helmut Newton Foundation
Info mostra
+39 011 4429518 – +39 011 4436907
email: gam@fondazionetorinomusei.it
Prevendita
www.ticketone.it (+ 1,50€ diritti di prevendita)
Orari
Da martedì a domenica dalle h. 10.00 alle h. 18.00 Chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima
Festività
Domenica 12 aprile Pasqua APERTO
Lunedì 13 aprile Pasquetta APERTO
Sabato 25 aprile Festa della Liberazione APERTO
Lunedì 1 maggio Festa del Lavoro APERTO
Biglietti
Intero: 10€
Ridotto: 8€ gruppi di minimo 15 persone, persone con disabilità.
Ridotto under 25: 6€ - giovani e studenti da 6 fino a 25 anni compiuti con documento e tesserino universitario.
Gratuito: minori di 6 anni. Accompagnatori di persone con disabilità, Abbonamento Musei e Torino Piemonte card
Integrato Mostra e Museo: 14€
Visite guidate
A cura di Theatrum Sabaudiae
Singoli tutte le domeniche ore 16.30
Costo: 7,50€ comprensivo di microfonaggio + biglietto di ingresso secondo regolamento
Gruppi e scuole
Costo: 75€ - in lingua: 80€ + 6€ diritto di prenotazione + ingresso ridotto 3€
Info e prenotazioni 011 5211788 prenotazioniftm@arteintorino.com
Attività di laboratorio per le scuole
A cura del Dipartimento Educazione GAM
Costo: 75€ a classe
Prenotazione obbligatoria al numero 011 4436999 infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

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