Super Toscani ! (modificato a causa di qualche sepolcro imbiancato che ha segnalato il precedente)

Non parliamo ovviamente di sigari, ma del grande Oliviero Toscani.
Fotografo, innovatore, creativo, polemista, provocatore, genio, odioso, supponente, strafottente, ecc.ecc.

Tante ed ancor più sono le etichette appiccicate a Toscani, a torto o a ragione, il quale tutto fa per non passare inosservato.


Se si riesce a separare per un po' di tempo il personaggio dal fotografo, tuttavia, non si può non considerare la grandezza della sua opera.

Il fatto, poi, di poter disporre in contemporanea di un notevole numero di stampe, anche di grandi dimensioni, consente di valutare appieno la portata del suo lavoro e l’impronta culturale che Toscani ha lasciato, in questi ultimi sessanta anni, nella società italiana e non solo.


E’ ciò che permette di fare l’importante mostra che la Fondazione Cosso ha organizzato al Castello di Miradolo, alle porte di Pinerolo (TO), fino al 3 maggio 2020.

La visita va fatta con calma e possibilmente evitando il weekend e le folle: io ho impiegato così circa un’ora e mezza, potendo soffermarmi con calma a considerare e rivedere le diverse stampe nelle sale del castello e le gigantografie poste nel parco.



In primo luogo emerge la freschezza, la leggerezza del suo modo di vedere e di fotografare, la “giovinezza” e l’attualità di tantissime immagini anche a distanza di diversi decenni. Il fatto di sentirsi “innovatore”, “precursore”, ha oggettivamente consentito a Toscani di anticipare visioni, stili fotografici, che hanno abbattuto schemi inamidati e clichè affermati.




In secondo luogo non si può non rilevare la particolare impronta culturale e “politica” che ha segnato in larga parte certi cambiamenti sociali, nei costumi e negli schemi del pensiero dominante. Tutti ricordiamo lo scalpore ed il dibattito suscitato, tempo per tempo, da alcune campagne pubblicitarie per la torinese Basic Net (Jesus Jeans) o per Benetton. Cavalcando l’onda di dibattiti culturali e di costume, o anticipandoli, Toscani ha imposto il suo personaggio di “provocatore”, ma con una grazia ed una creatività che ancor oggi lasciano a bocca aperta per lo stile. Nel caso di Toscani, prendere posizione non è “altro” dall’essere Artista.




Tre insegnamenti, per chi ama e pratica la fotografia, mi pare si possano trarre, tra gli altri, da una calma ed approfondita visita della mostra.


Il primo è legato alla capacità dei grandi fotografi di trasferire se stessi nelle proprie fotografie, lasciando un’impronta personale, creando uno stile esclusivo ed inconfondibile. Toscani ha certamente avuto questa capacità di “essere le sue immagini” e viceversa.


Il secondo è la capacità di produrre immagini commerciali al limite del concettuale: quasi un ossimoro! La fascinazione per il bianco e le forti ma morbide luci di studio contribuiscono a “staccare” i suoi soggetti dai contesti e dai riferimenti, persino delle campagne per cui venivano realizzate, per elevarle al rango di archetipi, di concetto assoluto, con valenza filosofica. Di fatto, si ricordano molte sue immagini famose, molto meno o per nulla i prodotti cui si riferivano.


Infine l’importanza del gruppo per la crescita personale e del proprio mondo visivo. Sono rari i grandi artisti che sono cresciuti isolati da un brodo di coltura, fatto di scambi, di confronti, di contaminazioni, e poi di distillazione del proprio personale modo di essere artista. Anche nel caso di Toscani, aldilà delle sue radici familiari e sociali, la decisione di partire, giovane fotografo, per New York e la frequentazione della Factory di Warhol e delle personalità che intorno ad essa gravitavano (da Man Ray a Mapplethorpe, da Jaegger a Warhol stesso di cui fu molto amico, ecc.), hanno evidentemente contribuito alla formazione di una cultura visiva e di un modo di pensare e di fotografare unici.


Insomma una mostra da vedere e gustare con calma, prendendosi il tempo anche per una bella passeggiata nel parco dell’affascinante castello di Miradolo.


INFO

Orari

In occasione della mostra dedicata alla fotografia di Oliviero Toscani il Castello e il Parco storico aprono venerdì, sabato, domenica, lunedì dalle 10:00 alle 18:30. Ultimo ingresso ore 17.

Aperto ogni giorno, su prenotazione, per gruppi e scuole

In caso di maltempo o forte vento gli orari e le attività potrebbero subire delle variazioni.


Biglietti

INTERO 12€

RIDOTTO 14-26 anni, over 65 e convenzioni 10€

RIDOTTO 6-14 anni   5€

CARTA GIOVANI CITTA' DI PINEROLO  5€

RIDOTTO Scuola Secondaria II grado   6€

RIDOTTO Scuole primaria e Secondaria I grado  3€

ABBONAMENTO MUSEI TORINO PIEMONTE Gratuito

Bambini 0-6 anni, Passaporto Culturale Gratuito



Per altre info:

https://www.fondazionecosso.com/evento/oliviero-toscani-in-mostra/

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